Attestato già dal periodo preromano il borgo ha raggiunto la sua espansione massima nel periodo Medievale intorno ad un castello distrutto che dominava la valle dell’Aventino. Divenne il centro commerciale più significativo di questa area.
La natura, l’arte, la cultura
Famoso per le sue cave di gesso dalle quali deriva il toponimo, il paese conserva ancora molte testimonianze delle epoche passate. Il borgo medievale, arroccato su un masso detto “Pietra Lucente”, è interamente scavato nel gesso e costituisce una sorta di piccola Pompei, in cui la vita si fermò a causa del terremoto del 1933.
Spiccano per interesse la chiesa di S. Maria dei raccomandati e di Santa Maria Maggiore e la fontana "dell’Italia", opera dello scultore Carlo Fontana.
Nella terrazza sul borgo vecchio, da dove il panorama spazia dal Massiccio della Majella fino al mare Adriatico, si trova il Monumento alla Resistenza.
Fonte: Regione Abruzzo Servizio Sviluppo del Turismo