I recenti rinvenimenti di epoca romana attestano la frequentazione del sito già nei primi secoli a.C.. Nel 874 il paese compare tra i castelli donati dall’imperatore Ludovico all’Abbazia di S. Clemente a Casauria. Nel 1061 divenne feudo del conte Boamondo e tre secoli dopo di Napoleone Orsini.
Subì gravi danni durante la guerra con Braccio da Montone e successivamente passò sotto i Colonna.
La natura, l’arte, la cultura
Collocato su un colle in posizione panoramica, il paese conserva numerose testimonianze di pregio artistico. La chiesa di S. Nicola, ad esempio, ha un bel portale trecentesco con due leoni stilofori. All’interno custodisce un Cristo Morto, realizzato da Giovanni Antonio Santarelli, artista del luogo.
Molti sono i palazzetti sette-ottocenteschi conservati nel centro abitato caratterizzati portali e finestre in pietra locale. Nei dintorni del paese, immersa nel verde della lussureggiante vegetazione, c’è la chiesa abbaziale di S. Maria d’Arabona, che risale al 1208.
Ma la fama e la notorietà del paese si devono alla reliquia sacra del Volto Santo, custodita nel santuario edificato nel XVII secolo e rimaneggiato nel primo dopoguerra.
Fonte: Regione Abruzzo Servizio Sviluppo del Turismo